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La gabbia adatta ai canarini

La gabbia è il luogo in cui il canarino passerà la sua intera esistenza e pertanto è necessario che questa sia quanto più confortevole possibile. Per quanto sia molto comune vedere canarini rinchiusi in gabbie minuscole, non è certamente positivo per loro: un soggetto, anche se da solo in gabbia, ha comunque la necessità di compiere piccoli voli, cosa che le gabbiette non permettono.

Dimensioni e forma della gabbia
La misura minima per alloggiare fino a 3 coppie di canarini è di circa 60x60x50 cm, con una distanza tra le sbarre tra i 10 e 12 mm. Tuttavia se ci interessa particolarmente la riproduzione, è allora consigliabile assegnare una gabbia di queste dimensioni per ciascuna coppia, in modo tale che non si disturbino a vicenda. Le gabbie cova devono avere un divisorio centrale, da utilizzare nel caso il maschio disturbi la femmina, oppure, più frequentemente, che i novelli quasi completamente svezzati disturbino la madre nella sua nuova cova. Questo implica che ciascuna delle due metà deve poter essere fornita degli accessori necessari, come il beverino, le diverse mangiatoie e dei posatoi adeguatamente posizionati.
Per quanto riguarda la forma della gabbia, sono da evitare gabbie a base circolare oppure a pagoda: queste gabbie infatti, per quanto carine possano essere, non permettono al canarino di sfruttare lo spazio, non solo impedendo il volo, ma anche limitando i salti da un posatoio all'altro.

La collocazione della gabbia
La gabbia deve avere la giusta collocazione: deve permettere ai canarini di avere molta luce, poco sole diretto, assenza di correnti d'aria, spifferi e vapore. In casa vanno quindi esclusi la cucina e il bagno. La luce è importantissima perché è in base alle ore di luce giornaliere che i canarini regolano i loro periodi: è grazie alla giusta quantità di luce che entrano in estro, vanno in muta e si preparano per il riposo invernale. Per questo è molto deleterio accendere e spegnere continuamente la luce o tenere la luce accesa fino a tardi solo il venerdì e il sabato nella stanza dove ci sono i canarini: se non possiamo trovargli una stanza in cui possano avere costantemente la luce naturale (o anche artificiale, ma adeguatamente calibrata!), allora è meglio tenerli di fuori tutto l'anno. Si sveglieranno all'alba e si addormenteranno al tramonto, si riprodurranno tra aprile e giugno e andranno in muta verso settembre-ottobre... tutto grazie alla luce! Una cova a dicembre è un brutto segno di ritmi sregolati e non fa per niente bene ai nostri canarini.

Arredamento
Una gabbia cova
I posatoi sono molto importanti: non devono essere troppi o troppo vicini, ma al contrario devono permettere al canarino di compiere dei piccoli voli. Per esempio, una gabbia lunga 60 cm potrà avere 2 posatoi, meglio se posizionati ad altezze diverse. Questi devono essere distanziati tra loro, ma anche dalle sbarre della gabbia, sia in orizzontale che in verticale: i posatoi non devono essere quindi troppo in alto, in modo che il canarino non debba restare piegato con la testa per posarsi, e nemmeno troppo vicino alle pareti, in modo che il canarino non si rovini le penne della coda (timoniere) sfregandole contro la rete.
Le mangiatorie esterne sono le migliori, perché permettono di cambiare il cibo senza introdurre le mani nella gabbia e disturbare i canarini. Inoltre impediscono agli stessi canarini di sporcare di feci il proprio cibo.
Gli abbeveratoi usati con i canarini sono quelli a sifone. Sono sconsigliabili i beverini a goccia perché non tutti i canarini sanno utilizzarli.
Inoltre bisognerà munirsi di un bagnetto, dell'osso di seppia e, in caso di riproduzione, di uno o più nidi, con relativo materiale per costruire il nido.


FONTE: Ravazzi G. [1999], Guida ai canarini di colore, De Vecchi Editore, Milano.

Articolo a cura di =Kiara=

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