Ai proprietari di gatti sarà capitato ancora di ricevere morsi e graffi dai
propri amati gatti. Pur essendo in buoni rapporti col proprio animale, può
tranquillamente succedere che ad un certo punto il gatto morda o graffi. A
volte potrà sembrare che il gatto non abbia motivo apparente per mordere e
spesso le persone finiscono per considerare il comportamento del gatto come
imprevedibile. In realtà la chiave sta nel conoscere a sufficienza questi
animali per sapere quando morderanno e quali segnali lanciano per avvisare che
sta per arrivare un morso: dobbiamo imparare a leggerli.
Lasciami in pace!
Come accade per molti animali, anche i gatti in momenti di nervosismo e/o
paura possono reagire in maniera aggressiva. Si tratta spesso dell'ultima via
difensiva, quando la fuga non sembra essere possibile. Così accade che un
gatto possa graffiare e mordere per difendersi dal veterinario, da un bambino
che lo sta innervosendo o anche da un estraneo che tenta di accarezzarlo.
Potrà sembrare un gatto scontroso e aggressivo, ma in realtà è spaventato e
nervoso e non gradisce le nostre attenzioni in quel momento. Anche
accarezzargli la pancia può provocare insofferenza nel gatto, che può reagire
nervosamente aggredendo.
A meno di essere costretti a tenerlo (es. dal veterinario o per somministrare
una medicina), la cosa migliore da fare è rispettare i suoi spazi e fare ciò
che lui ci sta chiedendo: lasciarlo in pace! Evitate quindi di accarezzarlo,
tenerlo in braccio e cercare di calmarlo: otterrete l'effetto opposto.
Giochiamo?
Il gioco è un comportamento normale per i gatti, sia cuccioli che adulti. Nel
gioco simulano la caccia e per questo una mano o un piede può rappresentare
una preda da catturare. Durante il gioco con noi o anche tra simili, il gatto
usa unghie e denti. Ma a differenza della caccia vera, nel gioco il gatto non
fa sul serio e spesso il morso si riduce al far sentire i denti senza chiudere
la mandibola, così come i graffi sono in realtà zampate con le unghie
ritirate. O almeno è così che dovrebbe essere il gioco.
Purtroppo capita spesso che i gatti, pur con l'intenzione di giocare e non di
ferire, finiscano per lasciarsi prendere la mano, mordendo e graffiando.
Questo capita in particolare ai gatti che sono stati allontanati presto dalla
mamma (prima dei 3 mesi) e che non hanno sviluppato pienamente il senso
sociale che raccomanda di giocare con controllo. In tal caso, se il gatto
gioca male, è consigliabile abbandonare il gioco o indirizzare il
comportamento aggressivo del gatto verso oggetti e giochini, come palline,
topini, canne piumate ecc. Oltre a ciò,
accorciare le unghie al gatto
può ridurre notevolmente l'entità dei graffi sulle nostre mani, anche se
sicuramente non corregge il comportamento.
Alcune persone di fronte ad un comportamento simile del proprio gatto restano
a prendersi i graffi, ma va sottolineato che così facendo non si fa che
incentivarne il comportamento. O, peggio, c'è chi colpisce il gatto, con
l'unico risultato di ottenere una reazione di paura da parte del gatto e
possibile conseguente aggressività, e non per gioco questa volta.
Basta... troppe coccole!
Capita abbastanza frequentemente che il gatto, dopo un iniziale apprezzamento
delle vostre coccole e attenzioni, magari accompagnate da fusa da parte sua,
improvvisamente decida che non gradisce più. In questo caso può mordere e/o
graffiare: una reazione che ci appare eccessiva e immotivata. La ragione di
questo comportamento non è ancora chiara nemmeno agli esperti. Budiansky,
autore di vari saggi sul comportamento animale, sostiene che il gatto ha una
limitata soglia di sopportazione alla stimolazione tattile. Comunque sia, ci
interessa sottolineare che la reazione non è improvvisa come pensiamo, ma è
preceduta da segnali che dobbiamo imparare a cogliere per sapere quando è
giunto il momento di smettere di coccolare il micio. Infatti il gatto ci
avvisa ampiamente prima di ricorrere alle maniere forti: siamo noi che non
capiamo e a quel punto... quando è troppo è troppo! Il gatto usa un linguaggio
che è impossibile non capire: morde. Ma vediamo i segnali che il gatto ci
lancia:
- il corpo si irrigidisce;
- muove nervosamente la coda a sinistra e a destra;
- gira indietro le orecchie e le appiattisce sulla testa;
- la sua espressione facciale e di tensione;
- apre la bocca.
E a quel punto morde. Ovviamente la raccomandazione è quella di interrompere
le coccole prima che la reazione raggiunga il picco massimo
dell'aggressività. Non c'è un tempo preciso dall'inizio delle coccole dopo il
quale il gatto morde: ogni gatto ha i suoi tempi e i suoi livelli di
gradimento. Per avere un buon rapporto con il gatto è innanzitutto
fondamentale riuscire a capirlo, imparare cosa gli piace e cosa non gli piace,
per quanto si può coccolarlo, in quali zone del corpo dimostra di gradire di
più i grattini e in quali di meno ecc. Solo con l'attenzione ai suoi stati
d'animo è possibile entrare in empatia con lui ed evitare quindi tutti gli
spiacevoli inconvenienti dell'incomprensione tra due specie diverse, quella
del gatto e quella dell'uomo.
FONTI:
http://www.veterinaricasalesulsile.com/blog/diego-cattarossi/2009/01/25/comportamento-ed-educazione-del-gatto
http://www.tufts.edu/vet/behavior/feline.shtml
Articolo a cura di
=Kiara=
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