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Gatti: PKD o sindrome del rene policistico

Quando vi accingete ad acquistare un gattino di razza è frequente imbattersi in sigle come HCM o PKD. Si tratta di patologie che colpiscono i gatti e che sono purtroppo più frequenti in alcune razze. In questo articolo il focus sarà sulla PKD (dall'inglese Polycystic Kidney Disease), cioè sindrome del rene policistico.

Cos'è la PKD?
Si tratta di una sindrome ereditaria in cui i reni presentano già dalla nascita numerosi cisti, che aumentano di volume con la crescita del gatto. La malattia ha infatti uno sviluppo tardivo: può manifestarsi dai 3 anni in avanti, quando le cisti raggiungono un volume o un numero tale da compromettere la normale funzionalità dei reni, fino a raggiungere il blocco renale. Se le cisti sono poco numerose e di piccole dimensioni è anche possibile che un gatto portatore rimanga asintomatico per tutta la vita.
Attualmente non esiste una cura per la malattia. Il veterinario solitamente prescrive una terapia da seguire che consiste principalmente nel controllo dell'alimentazione tramite una dieta specifica. Tuttavia non è possibile arrestare l'avanzata della malattia e l'unica arma per combatterla è il controllo dei riproduttori portatori. Si tratta infatti di una patologia ereditaria autosomica dominante. Autosomica significa che è presente sui cromosomi non-sessuali e che per questo può colpire entrambi i sessi. Dominante significa che basta che ne sia affetto un genitore perché la prole la possa ereditare.

Quali razze sono soggette alla PKD?
La razza in assoluto più colpita è quella del Persiano, ma, anche se in prevalenza minore, anche altre razze sono soggette alla PKD, tra cui l'Esotico (Persiano a pelo corto), il Selkirk Rex, il British Shorthair, lo Scottish Fold, il Sacro di Birmania, il Ragdoll, l'American Shorthair, il Devon Rex, il Maine Coon, il Norvegese delle Foreste, lo Sphynx, l'Orientale, il Cornish Rex, l'Abissino, il Somalo, il Manx e il Burmese.

Come posso sapere se il mio gattino è sano?
Chiedete all'allevatore a cui vi siete rivolti di vedere i test PKD. 
  • Ecografia del rene
È un esame poco invasivo e prevede che il gatto venga tosato, raramente è necessario che venga sedato. L'ecografia permette di valutare il numero e le dimensioni delle eventuali cisti. Tuttavia, poiché lo sviluppo della sindrome è tardivo, non sarà di alcuna utilità sottoporre al test un cucciolo, le cui eventuali piccole cisti potrebbero non essere rilevate con gli ultrasuoni dell'ecografia. È invece importante che siano sottoposti ad esame ecografico i riproduttori dell'allevamento, cioè i genitori del vostro cucciolo. Se entrambi sono negativi al test, il vostro cucciolo sarà a sua volta sano.
  • Test genetico
È stato isolato un gene responsabile della PKD ed è possibile effettuare un test del DNA su gatti di ogni età, anche molto giovani, attraverso campioni di saliva o sangue. Il test, che pare essere molto affidabile, è disponibile per Persiani ed Esotici. Il test è particolarmente utile sui cuccioli, dal momento che l'ecografia non risulta essere uno strumento adeguato.


FONTI:
http://www.fata-morgana.it/cultura/igiene/articoli/pkd.pdf
http://pawpeds.com/pawacademy/health/pkd/index_it.html

Artcolo a cura di =Kiara=

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