I cuccioli di criceto sono esseri molto delicati. L'articolo descrive come i piccoli si sviluppano e fornisce alcuni consigli per evitare gli errori più comuni. È anche possibile consultare l'articolo sulla gravidanza e sul parto dei criceti, preliminare a questo.

Lo sviluppo dei cuccioli
Fino al 5° giorno i cucciolini sono completamente ciechi e nudi.
Intorno al 10° giorno comincia a crescere il primo sottile strato di pelo. I cricetini muovono i primi passi incerti.
Al 15° giorno sanno camminare e la pelliccia è quasi al completo. Si comportano come veri cricetini in miniatura. Iniziano ad assaggiare dei semi: è bene quindi mettere una ciotola bassa e facilmente accessibile ai cuccioli (un coperchio di un barattolo va benissimo) e fornire semi spezzettati o piccoli. Hanno già aperto gli occhi o li stanno per aprire. Nonostante ciò, può capitare che la madre li riporti nel nido, che i piccoli lo vogliano o no.
Circa al 20° giorno i piccoli sono molto cresciuti e camminano per la gabbia, la esplorano, provano ad usare la ruota. La madre li lascia tranquillamente ai loro giochi.
Al 25° giorno ormai sono quasi indipendenti. Riescono ad arrampicarsi per le pareti della gabbia, corrono, usano la ruota come gli adulti. Può capitare che litighino.
Intorno al 30° giorno ormai i cuccioli sono svezzati e indipendenti: non hanno bisogno della madre, che ormai non li allatta più. E’ il momento di separarli.

Prenderli in mano
Anche se sono teneri e carini e toccarli è una grande tentazione, non bisogna assolutamente prenderli prima dei 12-14 giorni. Infatti la madre potrebbe mangiarli non riconoscendo il loro odore. D’altro canto, se vogliamo abituarli al contatto umano, non bisogna nemmeno aspettare che abbiano 30 giorni. Un buon compromesso è cominciare ad abituarli all'uomo intorno al 15-18° giorno.

Cuccioli abbandonati
Le madri giovani e inesperte potrebbero abbandonare i cuccioli. Ma prima di fare qualsiasi cosa, bisogna essere assolutamente certi che i cuccioli siano stati veramente abbandonati.

Non c'è motivo di preoccuparsi se la madre: Bisogna preoccuparsi se la madre:
  • dorme in un altro nido;
  • esce dal nido;
  • lascia uscire i cuccioli;
  • si dimentica di un cucciolo fuori dal nido. In quest'ultimo caso però bisogna intervenire per riposizionarlo nel nido, ma senza prenderlo con le mani: con un cucchiaio ben lavato, dei guanti e usando la massima delicatezza potrà essere rimesso nel nido senza bisogno di maneggiarlo.
  • non ritorna dai cuccioli, nemmeno se questi la chiamano;
  • rifiuta i cuccioli;
  • scansa e ferisce i cuccioli;
  • scaccia i cuccioli anche dopo il nostro tentativo di metterli nel nido.

Dopo essersi accertati che la madre abbia effettivamente abbandonato uno o più cuccioli ancora non svezzati, utilizzando sempre dei guanti, bisogna allattarli con latte di mucca ad alta digeribilità. Si può anche fornire una ciotolina con il latte, ma se il piccolo non riesce ancora a bere, bisognerà provvedere con l'allattamento artificiale.

L’alimentazione dei cuccioli svezzati
L’alimentazione da fornire ai cuccioli è la stessa degli adulti: per maggiori informazioni consulta l'articolo sull'alimentazione del criceto. Se i piccoli non riescono a sbucciare i semi, questi possono essere immersi in una ciotola piena d’acqua in modo che diventino più morbidi e masticabili.

Separare i cuccioli dalla madre
Intorno al 25-30° giorno di vita i cuccioli cresciuti vanno separati dalla madre, per evitare liti o accoppiamenti fra consanguinei (decisamente da evitare!). Per lo stesso motivo non è possibile tenere unita la cucciolata: ogni giovane criceto va collocato in una gabbia separata. È opportuno all’inizio sistemare le gabbie vicino a quella della madre. Se un cricetino cerca ancora la mamma, si può lasciare con lei ancora qualche giorno.


Articolo a cura di iLove Trap