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Cani: il microchip

In Italia con l'ordinanza 6 agosto 2008 concernente misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina (G.U. n. 194 del 20/08/2008) è ormai diventato un obbligo mettere il microchip al proprio cane e registrarlo presso l'anagrafe canina. Vediamo un po' meglio di che si tratta.

Come funziona

Si tratta di inserire un piccolo microchip sotto la pelle del cane, al fine di poterlo identificare. Sul chip infatti è impresso un codice di 15 cifre univoco, che può essere letto da specifici strumenti in possesso di veterinari e Polizia Locale. Ciascun codice del microchip con i relativi dati del cane e del proprietario deve essere registrato presso l'Anagrafe Canina, che ospita un grande database in cui sono inseriti i dati dei cani identificati.

Vantaggi

In caso di smarrimento, furto o abbandono è facile risalire ai dati del cane e del padrone. Quindi se un cane con microchip viene smarrito, è possibile identificarlo e risalire al padrone. L'identificazione dell'animale inoltre può essere un deterrente per il furto. Infine il microchip è anche una tutela per il cane stesso, dal momento che in caso di abbandono, il proprietario andrebbe incontro a pesanti sanzioni.

Microchip: caratteristiche e impianto

Il microchip è costituito da una capsula iniettabile di vetro biocompatibile, che contiene un chip RFID su cui è impresso un codice a 15 cifre. La superficie esterna della capsula è trattata con microsolchi per facilitare l'ancoraggio ai tessuti ed impedirne la migrazione sottocute.
Il microchip ha una dimensione esterna di circa 11mm di lunghezza e di 2mm di diametro. Una volta inserito non può essere più rimosso.
Il microchip deve essere impiantato da un medico veterinario e viene iniettato nel collo sulla parte sinistra attraverso una siringa. L'operazione è completamente indolore.

Registrazione presso l'Anagrafe Canina

L'Anagrafe Canina è un sistema di registrazione dei cani presenti sul territorio regionale. È il medico veterinario che impianta il microchip a comunicare all'Anagrafe i dati del del cane e del padrone. Il proprietario di un cane è tenuto a far identificare e registrare l'animale nel secondo mese di vita. L'iscrizione del cane all'anagrafe è obbligatoria, anche per cani di razza iscritti all'ENCI, poiché l'iscrizione a quest'ultima non comporta un'iscrizione automatica all'Anagrafe Canina.

Altre segnalazioni

Bisogna segnalare ai Servizi di Sanità Animale presso la ASL la scomparsa del cane, la morte e il trasferimento a qualsiasi titolo dell'animale. In particolare, nel caso di vendita o cessione di un cane già registrato all'anagrafe la segnalazione va fatta per per iscritto e controfirmata dal nuovo proprietario. Anche il cambio di residenza dei proprietari deve essere segnalato presso gli uffici preposti.

Il tatuaggio

Attualmente il tatuaggio non viene più praticato: il 1° gennaio 2005 il microchip è diventato l’unico sistema identificativo nazionale. I cani tatuati e identificati prima di questa data non necessitano dell'inserimento del microchip, purché il tatuaggio sia leggibile. L'iscrizione all'anagrafe è comunque obbligatoria.

Se trovo un cane smarrito?

In caso di ritrovamento di un cane è possibile rivolgersi alla Polizia Municipale. In alternativa potete chiedere ai veterinari delle ASL o ad un veterinario privato la lettura dell'eventuale microchip. O ancora, se disponete di un lettore e siete in grado di leggere autonomamente il chip RFID, potete digitare il codice di 15 cifre sul sito del Ministero della Salute, nella pagina dedicata all'Anagrafe Animali d'Affezione, oppure, in caso la vostra ricerca non ottenga risultati, potete effettuare una ricerca nelle singole anagrafi territoriali. Se il cane porta il microchip ed è stato correttamente registrato, dovreste poter risalire ai dati del proprietario.

Articolo a cura di .NoName•

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