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CANI, ISTRUZIONI PER L'USO
parte 5: I bisogni in casa dei cuccioli

Prosegue la rubrica "Cani, istruzioni per l'uso" in collaborazione con Paola Muzzi di DogFeeling, educatrice cinofila ThinkDog e FICSS. Abbiamo già parlato del modo in cui scegliere la razza che più si addice al nostro stile di vita, ci siamo posti l'interrogativo se adottare o comprare un cane, abbiamo ragionato su quali accessori comprare e abbiamo visto come comportarsi il primo giorno a casa. E ora il più classico dei problemi "cucciolosi": i bisognini in casa.




Squilla il telefono e all'altro capo della cornetta, c'è una persona che mi racconta quanto sia innamorata del suo cucciolo, quanto sia carino, quanto sia dolce ma, ahimè, non riesce a farlo smettere di "sporcare" in casa. A quel punto, la prima cosa che faccio è rassicurare la persona che è tutto perfettamente normale e le do il mio personalissimo benvenuto nel mondo dei cuccioli. Solitamente chiedo in maniera ironica, ma nemmeno troppo, a che età hanno tolto il pannolino ai loro figli. A volte pretendiamo che un cucciolo di cane impari in pochi giorni quello che noi umani non riusciamo fisicamente a fare per diversi anni.

Perché sporca in casa?

Quello che un normale proprietario non sa, semplicemente perché nessun allevatore o nessun veterinario spesso gli spiega, è che i cuccioli di cane, discendenti dei lupi, si portano dietro un comportamento "ancestrale" che li costringe a non sporcare fuori dalla tana (nel nostro caso la casa) finché non si sentiranno al sicuro. Il lupo è un predatore, ma i piccoli sono prede a loro volta e lasciare tracce fuori dalla tana significa attirare potenziali pericoli. Quindi mamma lupa pulisce tutto e il cucciolo resta al sicuro. La stessa cosa, mettiamoci il cuore in pace, faranno i nostri cari cagnolini! Possiamo passare ore, al freddo, al caldo, in giardino, al parco, in strada, ma Fido a costo di farsi esplodere la vescica, aspetterà di rientrare per lasciarsi andare.

Cosa possiamo fare noi?

Cercare di portare fuori il cucciolo ogni volta che possiamo, in particolare: dopo essersi svegliato, dopo aver mangiato/bevuto, dopo aver giocato, dopo aver fatto attività! Insomma, il cucciolo potrebbe fare pipì fino a 15 volte al giorno. Se proprio non vogliamo abituarlo alla traversina, giocoforza dovremo fare la stessa cosa anche di notte. Quindi, sveglia ogni due ore e portiamolo fuori e premiamolo con un bocconcino e un "bravo!" appena avrà finito.

Cosa fare se troviamo il guaio?

Contiamo fino a 10, portiamo via il cucciolo e olio di gomito. Perché NON dobbiamo sgridarlo e, soprattutto, mettergli il muso nella pipì come si diceva tempo fa? Partiamo dal presupposto che i cani vivono nel qui e ora, quindi, se lo sgridiamo per una pipì fatta ore prima, non capirà che lo facciamo per quello. Se gridiamo mentre lo fa, potrebbe spaventarsi e decidere di conseguenza di non farla più davanti a noi, quindi potrebbe nascondersi, non farla in passeggiata o, peggio, mangiarla! Mettergli il muso nella pipì è perfettamente inutile, oltre che incredibilmente stupido. Semmai, se lo cogliamo in flagrante, possiamo alzarlo con delicatezza, portarlo fuori o dove vogliamo che sporchi e premiarlo quando avrà finito.
IMPORTANTE! Cercate di non farvi vedere mentre pulite, mentre la indicate o comunque date importanza al "misfatto". Potrebbe, col tempo, diventare una richiesta di attenzione usata come arma se, per qualche motivo, non abbiamo tempo di dargli retta. Solitamente un cucciolo normo comportamentale, se lavoriamo coerentemente in questo senso, già a 3 mesi è in grado di aspettare e/o chiedere di uscire. Se si decide di usare la traversina, iniziamo a spostarla giorno dopo giorno fino al giardino finché non riusciremo a toglierla del tutto perché il cane andrà direttamente fuori a fare i suoi bisogni. Insomma, ricordiamoci di portare con noi dei premietti in passeggiata e cogliere l'attimo! Velocizzeremo il momento in cui il cane si sentirà al sicuro a fare tutto all'esterno e avrà la certezza di aver fatto una cosa che ci piace!


Articolo a cura di Paola Muzzi di DogFeeling
Educatrice cinofila ThinkDog e FICSS

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